Risultati migliori delle previsioni nonostante la partenza in ritardo di due mesi. Le sensazioni denotano una clientela nuova, abbiente, giovane e che torna più volte nel corso dell’estate

“Non voglio azzardare a dire che siamo arrivati alle presenze del 2019, ma posso affermare che ci siamo andati molto vicini. La stagione turistica è andata decisamente meglio del previsto”.
Sono le parole del presidente di Federalberghi Caorle, Loris Brugnerotto che, a stagione balneare ormai conclusa, può tracciare un bilancio dell’estate 2021.
Estate che è partita tra grandi preoccupazioni visto che a maggio le presenze erano pressoché nulle ed a giugno si erano fermate alla soglia del 40%.
“Da luglio in avanti è stato però un crescendo che ha portato davvero ad ottenere dei buoni risultati – prosegue Brugnerotto – e a settembre il meteo ci ha agevolati e ci ha permesso di vivere una stagione pressoché piena fino a domenica 19”.
L’estate 2021 ha sancito il ritorno dei turisti stranieri, che nel 2020 erano mancati, ma ha visto arrivare nella località balneare tantissimi italiani, molti dei quali hanno scelto per la prima volta di trascorrere le proprie vacanze a Caorle.
“Certamente le incertezze legate alla pandemia hanno fatto rimanere in Italia molti nostri connazionali – aggiunge il presidente di Federalberghi – ma questi ospiti hanno trovato ad accoglierli una località che li ha stupiti per la qualità dei servizi offerti.
Siamo fiduciosi che l’accoglienza ricevuta farà sì che molti tra questi nuovi clienti confermeranno anche l’anno prossimo la propria vacanza a Caorle.
Si tratta, peraltro, di una clientela più giovane rispetto a quella a cui mediamente siamo abituati e questo è importante nell’ottica di un ricambio generazionale dei nostri turisti. Molti tra questi nuovi clienti hanno dimostrato anche di avere un’ottima propensione alla spesa, prediligendo vacanze più brevi rispetto al passato, ma tornando più volte nell’arco della stessa estate”.

Positivo anche il saldo economico secondo Brugnerotto: “Sia per una contrazione dei costi legati al personale, dovuta non solo alle incertezze di inizio stagione, ma anche alle difficoltà di reperire lavoratori, sia per gli ottimi risultati di luglio, agosto e settembre – conclude Brugnerotto – possiamo dire che anche i conti a fine stagione sono positivi.
Questo ci permetterà di affrontare con maggiore serenità i pagamenti legati ai mutui, sinora rimasti sospesi grazie alle moratorie, e di cercare di ripianare ciò che si è perso nel 2020 quando il Covid ha colpito duramente tutto il settore ricettivo”.
Sorride anche il comparto commerciale e della ristorazione: “Siamo partiti piano, ma poi i risultati si sono visti e questo è un buon segnale dopo un periodo molto difficile per i nostri associati – afferma Corrado Sandrin, presidente di Confcommercio Caorle – anche a fine settembre abbiamo avuto numeri positivi nei fine settimana e questo contribuisce ad incrementare i risultati positivi della stagione turistica.
Ora dobbiamo lavorare per far sì che quanto raggiunto quest’anno venga riproposto anche in futuro.
In inverno proporremo percorsi di formazione per i nostri associati in modo da essere sempre più pronti a rispondere alle esigenze dei clienti che ci hanno fatto e ci faranno visita anche in futuro”.