Proposta al Comune di Caorle l’acquisizione di Villa Franchetti per attuarne un recupero architettonico

Costituito ufficialmente il Comitato “Salviamo San Gaetano”, allo scopo di salvaguardare e restaurare le preziose proprietà presenti nel territorio di San Gaetano, nelle terre all’entrata di Caorle, che furono per più di un secolo proprietà della famiglia Franchetti-de Rothschild.
L’iniziativa è stata promossa in prima persona dall’architetto Paolo Francesco Gusso in occasione della presentazione della sua ultima opera letteraria “San Gaetano di Caorle – La Tenuta dei Baroni Franchetti”, presentata presso il Monastero di Marango lo scorso 20 febbraio.
Una breve ma importantissima raccolta che contiene tutta la storia e le vicissitudini che portarono allo sviluppo del borgo agricolo di San Gaetano.
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
La vita a San Gaetano nel 1925


Lo stato attuale nel 2020



Tuttavia, allo stato attuale, la zona di San Gaetano, come testimoniato dall’approfondita raccolta fotografica, è in grave stato di degrado e abbandono delle case agricole e della Villa Franchetti.
Tetti crollati, vegetazione che raggiunge la sommità delle costruzioni, e nessuno che si interessa per un importante restauro, necessario per preservare e salvaguardare un borgo rurale che negli anni ha svolto un ruolo fondamentale per la crescita e la prosperazione della popolazione.
Come ha spiegato l’architetto Gusso, differentemente da quanto successo negli ultimi anni all’altra frazione “gemella” alle porte di Caorle, Ca’ Corniani, che ha subìto un pregevole intervento di recupero e valorizzazione, con la creazione di una rete cicloturistica, nonché la valorizzazione della Cantina realizzata dalle Assicurazioni Generali proprietari della terra, a San Gaetano nessuno si interessa per questo tipo di interventi perché non ci sono importanti aziende proprietarie dei terreni.
Anzi, l’azienda che comprò la Villa Franchetti ed altri edifici dall’ultimo proprietario Raimondo Nanuk Franchetti sta affrontando un fallimento, pertanto potrebbe rivelarsi interessata a recuperare crediti vendendo le proprietà.

Alla luce di ciò l’architetto Gusso ha proposto l’acquisizione da parte del Comune di Caorle della Villa Franchetti, in modo da poter dar il via a interventi di recupero, urgenti come mai prima per evitare crolli strutturali definitivi, che andrebbero a pregiudicare il recupero degli edifici, cancellando definitivamente la storia di San Gaetano.
Inoltre, si presenta, anche se in un momento secondario, il tema di come poter valorizzare la Villa e il borgo intero. Molte idee sono in ballo, tra cui quella di creare un Campus Universitario specialistico di Agraria e Viticoltura, dotato di aule, laboratori, ostello per studenti ecc., ed al tempo stesso potrebbe essere utilizzato per eventi musicali, teatrali, di spettacolo a supporto della città turistica caprulense.
Costituzione ufficiale del Comitato
“Salviamo Villa Franchetti”
Il testo con cui è stata proposta, e positivamente accolta, la costituzione del Comitato “Salviamo Villa Franchetti” lo scorso 20 febbraio al Monastero di Marango.
«Il borgo di San Gaetano, che fino ad alcuni anni fa era una popolosa frazione di Caorle e un vitale punto di riferimento per gli abitanti della vasta Tenuta Franchetti, si trova oggi in completo abbandono e degrado architettonico-ambientale per l’incuria e l’inerzia dei proprietari e l’indifferenza delle competenti autorità. Infatti molti fabbricati, rimasti troppo a lungo senza manutenzione, sono ormai in rovina e rischia la stessa sorte anche la storica Villa Franchetti con il suo oratorio dedicato a San Gaetano (che ha dato il nome al paese), costruita nella seconda metà del 1700 dal nobile veneziano Alvise Contarini.
Considerato ciò oggi, 20 febbraio 2021 alle ore 15, presso l’aula Dossetti del monastero di Marango di Caorle viene costituito il Comitato “Salviamo Villa Franchetti” allo scopo di promuovere una iniziativa pubblica finalizzata alla salvaguardia, al restauro e alla valorizzazione del complesso architettonico di Villa Franchetti con le adiacenti pertinenze, di significativo rilievo per la storia del nostro territorio e della nostra comunità.
I promotori ritengono fondamentale l’acquisizione in proprietà di questo bene da parte di un soggetto pubblico come il Comune di Caorle, per attivare velocemente le azioni progettuali, finanziarie e organizzative, in concorso con tutti gli organismi provinciali, regionali, nazionali e soprattutto europei in grado di concorrere alla progettazione e al finanziamento delle opere necessarie al recupero e valorizzazione di questo importante Borgo rurale del Veneto Orientale.
Il complesso edilizio, attraverso un adeguato restauro conservativo e ricostruttivo, si presterebbe a molte interessanti reinterpretazioni d’uso. Ad esempio, seguendo la vocazione agricola dei luoghi, potrebbe essere trasformato in campus universitario specialistico di agraria e viticoltura, dotato di aule, laboratori, ostello per studenti ecc., ed al tempo stesso potrebbe essere utilizzato anche per eventi musicali, teatrali, di spettacolo a supporto della città turistica caprulense.
Con il presente atto costitutivo, i promotori si impegnano individualmente ad informare e sensibilizzare l’opinione pubblica e nominano temporaneamente alcuni loro rappresentanti con il compito di mettere in atto subito ogni azione e relazione atta a sostenere l’iniziativa. Prima fra tutte quella di incontrare singolarmente i candidati sindaci della futura amministrazione comunale di Caorle per illustrare la proposta del Comitato affinché possa essere inclusa nel loro rispettivo programma amministrativo.»