Premiati gli artisti della 20esima edizione del simposio internazionale di scultura

Si è conclusa con la Serata di premiazione lo scorso 26 giugno la 20ª edizione di “Scogliera Viva”, il concorso internazionale di scultura che dà la possibilità ad artisti provenienti da tutto il mondo di esprimere la propria arte sulla scogliera di Caorle.
Quest’anno i tre artisti vincitori del bando sono: Cosimo Scotucci, Elena Saracino (Italia) e Peter Zaytsev (Russia). Le opere sono state realizzate in dieci giorni di lavoro e ora si possono ammirare assieme a tutti gli altri scogli scolpiti in quasi trent’anni di storia (dal 1993).
Fin da subito ha destato molto interesse, grazie alla sua tecnica innovativa portata alla Scogliera Viva, l’opera denominata “Flutti” di Cosimo Scotucci, architetto e artista che lavora a Rotterdam. Sugli scogli a ridosso del Santuario della Madonna dell’Angelo ha incastonato delle gemme colorate e fotoluminescenti. Di giorno assorbono la luce del sole e la rilasciano durante le ore notturne in maniera completamente sostenibile.

L’effetto visivo è spettacolare, quanto originale, perché mai nella nostra Scogliera abbiamo visto realizzare un’opera simile, e l’artista ha voluto dedicare a Caorle e ai caorlotti la sua opera, ringraziando chi ha avuto il coraggio di affidargli questa realizzazione fuori dagli schemi ordinari. Scotucci ha sottolineato la soddisfazione personale nell’aver trovato materiali completamente ecosostenibili che rilasciano luce naturale senza inquinare in alcun modo l’aria e il mare.
Come ci ha raccontato l’artista, fin dai primi giorni di lavoro, durante le sere, i passanti si fermavano incuriositi dal nuovo gioco di luminescenza, e lui stesso ha spiegato la sua composizione e il significato di questa nuova opera, nella sua unione con il mare.
Molto significativa anche la nuova scultura eseguita da Peter Zaytsev, proveniente da Mosca: “Social Distance” è un’opera dedicata a questi ultimi due anni caratterizzati dalla pandemia globale del covid-19 che ha stravolto le vite di ogni cittadino del mondo. L’idea è quella di far riflettere sulla misura introdotta per cercare di difendersi dal virus, ossia la distanza sociale, che è stata scolpita in uno scoglio.

Infine, ma non per ultima, parliamo dell’opera di Elena Saracino, specializzata in scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, e ora si dedica alla realizzazione di installazioni d’arte ambientale.

L’artista ha realizzato l’opera “Mutazione”. Uno scoglio è stato lavorato e frastagliato, e il concetto che è stato espresso è il cambiamento fisico continuo di ogni elemento in natura. Al cambiamento gli esseri umani non possono opporsi, poiché noi stessi siamo parte di questo processo, che non è altro che l’evoluzione ciclica ma irreversibile del tempo. Un’opera dal significato filosofico e molto profondo.
Sabato 26 giugno si è tenuta in piazza Vescovado la serata di premiazione del simposio di scultura “Scogliera Viva. Sculpting the Sea” – con madrina dell’evento l’attrice Violante Placido – a cui ha collaborato con il Comune di Caorle l’Associazione Culturale MoCA – Modern and Contemporary Art.