Sarto rieletto Sindaco

Il nuovo Consiglio Comunale sarà composto da numerosi giovani per la prima volta in politica. Ora la formazione della compagine di Giunta con la nomina dei nuovi Assessori

La tornata elettorale del 3 e 4 ottobre per il rinnovo del Consiglio Comunale e della carica di Sindaco ha premiato la lista civica “Caorle di tutti” guidata da Marco Sarto, che torna dopo 10 anni a ricoprire il ruolo di vertice dell’amministrazione comunale.

Da prassi, Sarto dovrà formare la nuova Giunta comunale indicando il Vicesindaco e gli Assessori, e convocare il primo Consiglio Comunale di insediamento, nel quale dovrà essere approvato il documento programmatico amministrativo.

Il dato che emerge è una bocciatura dell’amministrazione uscente e una convergenza dei Caorlotti su un politico navigato, con trent’anni di esperienza fin dai primi anni ‘90, quando rivestì la carica di Assessore e poi Vicesindaco, infine Sindaco per due mandati tra il 2002 e il 2012.

Con lui una squadra di volti nuovi e in gran parte giovani, che saranno Maggioranza in un Consiglio comunale significativamente rivoluzionato.

È il cosiddetto ricambio generazionale, dinamica necessaria e preziosa per guardare avanti superando le ingessature del passato, ma anche affrontando con visione innovativa (si spera) i temi che sono radicati nella nostra comunità: la crescita sociale e culturale, l’economia della pesca e del turismo, le infrastrutture, l’assetto e salvaguardia del territorio, le politiche per i giovani e le famiglie.

Ci aspettiamo che la nuova amministrazione sappia risolvere problemi incancreniti, come il completamento e destinazione della Bafile, lo spinoso problema di Falconera con la sdemanializzazione e assegnazione delle aree abitative agli storici residenti, il regolamento per i casoni e la salvaguardia della laguna, la difesa e tutela della Sachéta dall’imbonimento, le politiche per i giovani a partire dal contrasto alla droga e lo sviluppo di sane attitudini relazionali con proposte culturali e sportive.

E va risolto il nodo della viabilità oramai ingolfata, su cui si imperniano la riqualificazione di Lungomare Trieste e di Via Dal Moro, con scelte urbanistiche e ambientali sostenibili e non inclini a convogliare ulteriore traffico stradale in migliaia di nuovi parcheggi.

E manutenzioni, tutte le necessarie e urgenti manutenzioni, tanto nel capoluogo quanto nelle frazioni del territorio e in particolare nelle località turistiche di destra Livenza, che necessitano di nuove visioni e vocazioni per un turismo di qualità.

Insomma, un elenco di necessità radicate nella nostra città e che certamente troveranno elencazione nel documento programmatico della nuova Amministrazione comunale

E proprio queste necessità non risolte sono alla  base della disaffezione dei cittadini elettori, il cosiddetto partito del “non-voto” (chi non si reca alle urne, più le schede bianche, nulle e contese), che ha raggiunto la percentuale preoccupante del 37,64%.

Cinque anni fa la disaffezione fu di poco inferiore, 32,27%, mentre lo scorso anno a settembre, per le regionali, il non-voto toccò il 40%. 

Ma si deve guardare avanti. Come abbiamo più volte ripetuto, badiamo non soltanto a “cosa” fare, ma soprattutto a “come” fare, perché gli errori (pesanti) del passato sono lì a dimostrarlo.

E quindi, buon lavoro alla nuova Amministrazione comunale, perché come ha scritto Sarto nel fascicolo indicante gli indirizzi generali del suo programma, «amministrare significa innanzitutto “servire”, e che il compito del Sindaco e degli amministratori comunali è proprio quello di partire dai cittadini, calandosi nelle loro necessità, in ciò che vivono.»