TURISMO - Solo 355mila pernottamenti in meno rispetto al 2019. Dopo il crollo del 2020, in risalita gli Stranieri e crescita di Italiani

Sono finalmente pubblici i dati turistici riguardanti l’anno 2021, redatti dal Sistar, Ufficio di Statistica della Regione Veneto e diffusi nel sito http://statistica.regione.veneto.it/banche_dati_economia_turismo.jsp, che analizzano i movimenti turistici nel Veneto per province, comprensori e singoli comuni, per ciò che concerne il turismo e la cultura.
Sembrerà tardivo comunicare ora il dato consuntivo di presenze raggiunte a fine 2021 adesso che, dopo la Pasqua, la stagione è già iniziata con l’arrivo dei primi turisti in città.
La Regione Veneto, in questo modo, non sembrerebbe aiutare gli operatori del turismo che giunti a questo momento dell’anno hanno già definito le loro strategie e piani di lavoro basandosi sulle sensazioni che la stagione 2021 sembra essere andata molto bene, dopo il crollo del 2020.
E questo è confermato dai dati statistici: per quanto riguarda la Destinazione STL Caorle, sono stati registrati 617.945 arrivi e 3.963.528 presenze (*- ricordiamo – a beneficio dei non addetti ai lavori – che 1 persona che soggiorna per 7 notti, è computata 1 arrivo e 7 presenze).
Ma un singolo numero dice ben poco, dunque andiamo a fare delle valutazioni più approfondite.

TURISMO ALBERGHIERO IN CRESCITA NONOSTANTE LA PANDEMIA
Nelle tabelle possiamo confrontare com’è andato il 2021 rispetto al 2019, ossia l’ultimo anno pre-pandemia. I dati del 2020 non sono neanche paragonabili, ma per dovere di cronaca ricordiamo che a fronte di 412.980 arrivi, sono state raggiunte 2.340.018 presenze.
Nel 2021 invece, i dati rilevano un’ottima ripresa, quasi a riassestarsi ai livelli pre-pandemia del 2019, con solo 355mila presenze in meno.
Ma il dato più rilevante è che le presenze alberghiere del 2021 superano quelle del 2019 di 56mila presenze, a fronte di 17mila arrivi in meno. E questo aumento è rilevato particolarmente nelle strutture a 4 o più stelle, che contano un aumento di quasi 80mila presenze.
GLI ITALIANI RISCOPRONO CAORLE: OLTRE 300MILA PRESENZE IN PIÙ
Un altro dato che fa ben sperare è la riscoperta di Caorle da parte degli Italiani.
Sono più di 300mila le presenze in aumento rispetto al 2019, che vanno a “dimezzare” il buco delle 660mila presenze perse da parte di turisti Stranieri, naturalmente in difficoltà nel raggiungere Caorle a causa delle restrizioni sanitarie.
Ma la speranza è quella che i “nuovi” abbiano trovato una località affascinante, una ottima meta per il riposo in riva al mare, un’enogastronomia d’eccellenza che li spinga a tornare negli anni.
Il tutto condito dagli Stranieri, che quest’anno avranno la possibilità (in materia di restrizioni sanitarie) di tornare nella nostra località. Perché non dimentichiamoci che negli ultimi tempi gli Stranieri hanno rappresentato più del 60% (due terzi) del mercato turistico totale.
Se queste due importanti condizioni verranno a verificarsi, l’anno prossimo (ma speriamo anche un po’ prima) staremo parlando di una stagione 2022 senza precedenti, e tutto il merito andrà allo sforzo degli operatori turistici che hanno saputo resistere in condizioni di difficoltà, rimboccarsi le maniche e regalare ai nostri ospiti vacanze indimenticabili nonostante tutto. Detto in una parola piuttosto apprezzata, questa è la nostra resilienza.