Nuovi restauri al Santuario

Presentato il progetto dall’arch. Amerigo Restucci. Gli interventi avranno un costo stimato di 350mila euro

Un progetto per restaurare il Santuario della Madonna dell’Angelo dall’ammaloramento causato in particolar modo dal tempo atmosferico e dalle acque.

È stato presentato lo scorso mercoledì 7 ottobre presso il Duomo di Santo Stefano il percorso che porterà ai lavori di manutenzione del Santuario; l’insieme degli interventi avrà un costo totale di circa 350mila euro.

Il piano d’intervento alla Madonna dell’Angelo è stato proposto dalla Collaborazione Pastorale di Caorle e supportato dall’Amministrazione comunale, con l’intenzione di accedere a fondi regionali e – se necessario – comunitari, per il finanziamento dell’opera di restauro.

Il progetto è stato illustrato da una personalità rilevante, l’arch. Amerigo Restucci, già Presidente dell’Accademia delle Belle Arti e Rettore all’Università IUAV a Venezia, oggi Rettore emerito, nonché eletto nel Consiglio Direttivo dell’UNESCO per la tutela del patrimonio mondiale nel settore dei monumenti e dell’ambiente. Inoltre, nel 2015, ha coordinato l’elaborazione del dossier di candidatura de “Il paesaggio vitivinicolo del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.

«Questo edificio è parte integrante della Comunità di Caorle – ha esordito Restucci – e in questo periodo mi sono interessato molto soprattutto all’affascinante storia del Santuario della Madonna dell’Angelo.

Il campanile, specie nel lato che guarda il mare, presenta un forte ammaloramento nelle pietre dovuto dalle condizioni meteorologiche.

Anche all’interno del Santuario si presentano delle situazioni ammalorate, specialmente nella parte destra – ossia quella rivolta verso il mare – con le infiltrazioni d’acqua che rendono suscettibile l’edificio. Ma ci sono situazioni d’infiltrazione anche nella parte opposta al mare. Bisognerà intervenire con una ripulitura restaurativa.

Le dighe che sono state costruite attorno, in situazione di mareggiata anche non eccessivamente agitata, proteggono solo in parte il santuario. Il contesto a “istmo”, lo rende soggetto a questo tipo di ammaloramenti.

La piazza antistante, dopo il progetto del 2002, è in pendenza verso destra. Questa pendenza fa in modo che l’acqua, nel caso salisse dall’argine della spiaggia, si diriga proprio verso il Santuario.

Una soluzione progettuale sarebbe quella di posizionare delle griglie larghe almeno 50 centimetri tutto attorno al santuario sul lato sinistro, in modo da  assorbire le acque che arrivano e scaricarle con un sistema di tubazione verso il mare, nel lato opposto.

Dal lato del campanile ci sono delle canalette che non assorbono tutte le acque che arrivano dal mare, larghe circa 10 centimetri. Anche in questo caso bisognerebbe uniformare inserendo delle caditoie più larghe in grado di assorbire le acque.

Per quanto riguarda l’interno dell’edificio, il pavimento è abbastanza freddo e dev’essere ristrutturato perché quando il pavimento assorbe freddo dal sottosuolo crea un problema di condensa che si forma all’interno dell’edificio. Bisognerà lavorare sul pavimento, reimpostarlo e non avere più uno scompenso tra freddo e caldo che determina la condensa.

La stima credibile di tutti gli interventi che l’edificio necessita totalizza un costo economico di 350mila euro. Ma avvicinandoci alle attività di intervento avremo una stima più precisa.

La Soprintendenza di Venezia, con il Ministero dei Beni Culturali ha un fondo destinato agli interventi per le strutture importanti, quindi sarà possibile fare richiesta per una parte di finanziamento.

Si tratta dunque di tutta una serie di interventi tra restauri e manutenzione necessaria che dovranno essere eseguiti – per quanto abbiamo pianificato – nel giro di un anno e mezzo

Dunque, un importante progetto per restituire alla migliore fruibilità della comunità di Caorle il Santuario della Madonna dell’Angelo, che potrebbe far parte di un circuito nazionale di Santuari mariani.