Muretta del Rio: ancora niente lavori!

Il Genio Civile regionale ignora le richieste dell’Amministrazione per la messa in sicurezza del Porto

12 novembre 2019

Dopo svariati solleciti da parte dell’Amministrazione comunale, rimangono ancora fermi “al palo” i lavori di sistemazione del muretto del Porto peschereccio e di messa in sicurezza delle banchine e degli argini del Canale dell’Orologio.

Per il momento, come ha spiegato il Vicesindaco ed Assessore ai lavori pubblici Giovanni Comisso, dal Genio Civile Regionale, competente per l’esecuzione di questi lavori di difesa dal rischio idrogeologico, sono arrivate solamente risposte interlocutorie che, in sintesi, si possono riassumere con “faremo i lavori quando ci saranno i soldi per pagarli”.

Per ora, invece, le risorse necessarie ad eseguire queste opere che dovrebbero difendere il centro storico e Sansonessa dal rischio di potenziali allagamenti non ci sono, o sono state dirottate verso altri progetti che evidentemente gli organi regionali devono aver ritenuto come prioritari.

12 novembre 2019

Questo atteggiamento preoccupa non poco la politica locale: anche la minoranza nei mesi scorsi ha più volte sollecitato l’Amministrazione a continuare a richiedere alla Regione l’esecuzione di queste opere ritenute non più indifferibili.

Con un’interpellanza, le consigliere della lista “Liberi e Trasparenti” Marilisa Ferraro e Katiuscia Doretto, dopo aver contestato l’inerzia della Giunta comunale, hanno proposto a questa di impiegare parte dell’avanzo di amministrazione del bilancio comunale per il rifacimento del muretto che circonda il porto e lungo il quale la Protezione Civile ha posato nei mesi scorsi diversi sacchi di sabbia in previsione di possibili “acque grandi” che, almeno per il momento, questo terribile 2020 ci ha risparmiato.

“L’avanzo di amministrazione lo abbiamo impiegato per la realizzazione di opere che competono al Comune” – spiega Comisso. “È però certamente increscioso quello che sta succedendo. Il problema non riguarda solo il muretto del porto, ma anche le banchine lungo il Canale dell’Orologio che ormai sono pesantemente danneggiate dal moto ondoso causato dal passaggio di pescherecci ed imbarcazioni, tanto che queste opere non svolgono più la funzione di difesa degli argini, soprattutto sul lato Sansonessa.

Abbiamo chiesto alla Regione di inserire questi interventi tra quelli da finanziare con le risorse messe a disposizione per la tempesta Vaia, ma anche in questo caso non abbiamo ricevuto risposte.

Il Genio Civile qui da noi ha eseguito opere importanti come la sistemazione del molo a Falconera e sta per dare il via alla realizzazione dei pennelli sulla spiaggia di Ponente. I lavori di messa in sicurezza del porto però, così come l’escavo del Rio che da tempo chiediamo, sembrano non essere una priorità per la Regione, nonostante le plurime richieste che il Sindaco ha inviato, l’ultima non più tardi di un paio di settimane fa”.

Articolo di Riccardo Coppo

La notte della paura - 12 novembre 2019

Così titolavamo in queste pagine un anno fa quando, la notte del 12 novembre, si evitava l’esondazione del Rio interno solamente per pochi centimetri. Il muretto di contenimento aveva mostrato grande fragilità con preoccupanti infiltrazioni.

La mattina seguente apprendevamo la notizia che a Venezia lo scirocco aveva innalzato la marea al pauroso livello di 187 cm, la seconda quota più alta dopo i 194 cm dell’alluvione del 1966.