Fervore di cantieri per riqualificare l’offerta ricettiva alberghiera di Caorle. Già iniziata la ricerca del personale

Fervono i lavori in vista della stagione turistica balneare 2021. Cantieri edili sono operativi in ogni dove nella nostra città.
Non solo quelli per i lavori pubblici, in particolare in Viale Santa Margherita e Piazza Sant’Antonio; non solo quelli per le nuove edificazioni private alberghiere, in primis il grande complesso del “The One Caorle” che sta sorgendo proprio a ridosso di Piazza Sant’Antonio.
Molti sono i cantieri per nuove palazzine, in particolare per la riconversione di vecchie e obsolete pensioncine degli anni ‘70 oggi riqualificate in nuovissimi appartamenti turistici e residenziali. Ma anche facciate e decorazioni, infissi, dipinture e cappotti esterni, installazione di pannelli solari e fotovoltaici che beneficiano del “piano casa”, dei finanziamenti “110%”, o del “bonus facciate”.
Insomma, è tutto un formicolio di operosa attività edile, finalizzata al miglioramento infrastrutturale della ricettività caorlese.
E non poteva che essere così.
Più volte in passato abbiamo ottimisticamente sempre sostenuto la convinzione che alle difficoltà gli imprenditori rispondono con rinnovata energia e passione, che dopo un momento di crisi si risponde con un rilancio di forza vitale e nuove idee imprenditoriali, che ad una grave e letale situazione di disastro si risponde con una resilienza, una rinascita. Insomma, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare!
Ecco, la resilienza, termine spesso abusato, ma che in questo caso calza a pennello: significa «La velocità con cui una comunità (o un sistema ecologico) ritorna al suo stato iniziale, dopo essere stata sottoposta a una perturbazione che l’ha allontanata da quello stato; le alterazioni possono essere causate sia da eventi naturali, sia da attività umane. La resilienza sociale è la capacità di resistere e di reagire di fronte a difficoltà, avversità, eventi negativi ecc.». In senso tecnologico, la resilienza dei materiali è data dalla «resistenza ad una possibile rottura dinamica, determinata con apposita prova d’urto». Ebbene, in entrambi i casi il concetto è appropriato e pertinente, lo vediamo tutti i giorni.
L’impatto sociale ed economico della pandemia, soprattutto la sua gestione sanitaria, ha pesantemente colpito non soltanto il nostro Paese, ma tutto il mondo e in particolare l’Europa. Non ne siamo ancora fuori, ma possiamo dire che si vede molta luce all’orizzonte. Lo avevamo pronosticato ad agosto e settembre del 2020: se le frontiere verranno riaperte entro questa primavera, avremo un ritorno massiccio di turisti.
E non soltanto i tradizionali ospiti d’Oltralpe, Nord ed Est Europa, ma soprattutto quei tanti italiani (Veneti e Lombardi) che hanno scoperto Caorle la scorsa estate e certamente almeno in buona percentuale vorranno ritrovarla l’estate prossima.
È ben vero che anche le altre tradizionali destinazioni mediterranee (Spagna, Grecia, Turchia, Egitto) si stanno già da tempo muovendo, ma il fascino del Bel Paese eserciterà, secondo le stime dei grandi tour operators, un richiamo irresistibile.
L’Unione Europea sta organizzando il piano vaccinale contro il coronavirus, che un anno fa ha sconvolto la nostra vita sociale. Il turismo ne ha risentito moltissimo.
Tante sono le voci che si rincorrono, a partire dal “passaporto vaccinale”, ossia un certificato di avvenuta vaccinazione in modo da potersi spostare oltre frontiera.
Insomma, tutto potrà accadere, ma – nonostante il virus non accenni a frenare da solo – vogliamo essere ottimisti e pensare che anche quest’anno la stagione estiva, come già successo lo scorso anno con ancora maggiori difficoltà e incertezze, potrà essere salvata.

LAVORATORI CERCASI
Decine e decine di annunci da parte di alberghi e ristoranti che cercano personale da assumere. E questo con largo anticipo rispetto agli anni scorsi, perché venendo a mancare il personale straniero proveniente da paesi del mondo ancora sottoposti a lockdown, rimangono solo gli italiani a garantire occupazione di quelle mansioni basilari per far funzionare ogni azienda.
Sembra quasi che in particolare le attività alberghiere, dopo aver riqualificato la struttura, vogliano anche rifondare l’intero staff.

LA SPIAGGIA EVOLVE
Continuano i lavori per dotare la spiaggia di Ponente di nuovi pennelli a mare e per l’allungamento della spiaggia stessa, che garantirà una nuova disposizione degli ombrelloni grazie ai nuovi spazi.
L’obiettivo del Consorzio degli Arenili Caorlespiaggia è quello di ampliare le aree in concessione e tornare al numero di posti spiaggia regolare, mantenendo però le distanze minime di 12 metri quadrati per ogni ombrellone. Distanza che viene apprezzata dagli ospiti sia per la sicurezza sanitaria, quanto per la privacy e tranquillità che viene garantita sotto l’ombrellone.
Una necessità imposta ma che va a qualificare maggiormente l’offerta della Spiaggia di Caorle, rendendola sempre più a misura di famiglia.