I dati (parziali) di una proficua stagione

TURISMO - Arrivi e Presenze sono tornati a crescere. Ma siamo ancora a -34% rispetto al 2019

Una giornata estiva sotto l'ombrellone.

«Una stagione turistica straordinaria», avevamo titolato l’articolo nel CMM dello scorso Ottobre, che rendeva conto dell’andamento dell’estate 2021, pur ancora in tempi di pandemia. E siamo arrivati ad azzardare un recupero sui numeri delle stagioni migliori, quelle che davano a Caorle 4 milioni e mezzo di presenze; numeri che solo un anno fa avevamo visto quasi dimezzarsi.

Sebbene la stagione sia partita ad handicap, praticamente solo da Giugno, e sebbene ci manchino ancora i dati finali, immaginiamo che il recupero sia praticamente cosa fatta.

E inoltre, c’è da dire che lo scompaginamento generale del quadro internazionale, ha suggerito ai tradizionali ospiti di lingua tedesca di rivolgersi alla vicina Obere Adria Italien, dove sicurezza sanitaria, spiagge attrezzate, ospitalità e ristorazione sono di prim’ordine.

E se anche gli Italiani hanno scelto la vacanza entro i confini nazionali, purtroppo ci sono venuti a mancare gli altri ospiti del Nord ed Est Europa, bloccati da normative sanitarie troppo scoraggianti. Ma da noi ci torneranno presto.

Anche le manifestazioni natalizie del “Wonderland” garantiranno ulteriore incremento di presenze che l’anno scorso non c’erano state.

E se vogliamo, aggiungiamoci anche il richiamo esercitato dalle nuove strutture alberghiere, in primis il “The One”,  e la riqualificazione di diverse attrattive, dall’Aquafollie ai Roof Top Bar, Ristoranti, ecc.

A quanto pare, siamo stati riscoperti da una clientela più giovane rispetto a quella a cui eravamo abituati. Molti tra questi nuovi clienti hanno dimostrato anche di avere un’ottima propensione alla spesa, prediligendo vacanze più brevi rispetto al passato, ma tornando più volte nell’arco della stessa estate.

LA STAGIONE 2020

Anzitutto dobbiamo dei dati definitivi sulla stagione 2020, statistica resa pubblica dal Sistema Statistico della Regione Veneto su dati Istat (https://statistica.regione.veneto.it/banche_dati_economia_turismo.jsp).

L’anno 2020 si è concluso con complessivi 412.980 Arrivi (-38,89% rispetto ai 675.794 del 2019) e  2.340.018 presenze (-46,62% rispetto ai 4.383.364 del 2019). 

La componente degli Italiani, che generalmente rappresenta il 35-36% dell’intero turismo di Caorle, lo scorso anno registrò 262.407 Arrivi (+ 5,29% rispetto al 2019) e 1.360.632 Presenze (-4,37% sul 2019), rappresentando la presenza di connazionali il 58% della massa complessiva. 

La voce Stranieri invece ebbe calo drastico rispetto al 2019 con 150.573 Arrivi (-64,70%) e  979.395 Presenze (-66,92%).

I DATI DELLA STAGIONE 2021 (al 31 Agosto)

Anche se i dati sono parziali (e non sono ancora disponibili quelli sull’occupazione alberghiera ed extralberghiera, né per singole nazionalità di provenienza) vediamo con piacere che i dati appaiono proficui. Si prenda come esempio il mese clou, ossia Agosto: nel 2019 il totale presenze fu di 1.376.555, nel 2018 furono 1.331.060 e nel 2017 furono 1.424.524, mentre lo scorso anno appena sopra il milione (vedi tabelle). Di fatto quest’anno sono andati persi solo i mesi di Maggio e Giugno.

Dati ISTAT forniti dal sistema statistico regionale.

CHE STAGIONE SARÀ IL 2022?

E per la stagione prossima? Tutto dipenderà dalla congiuntura pandemica, che se non sarà migliorata sugli scenari internazionali, favorirà, come quest’anno, il turismo italiano.

Le premesse ci sono tutte, a partire dal calendario delle festività di primavera. Infatti la Pasqua cadrà il 17 aprile, proiettando nel mese di Giugno le feste dell’Ascensione (29 maggio), Festa della Repubblica italiana (2 giugno), fine dell’anno scolastico italiano (9 giugno), Pentecoste (5 giugno), Corpus Domini (19 giugno).

CONCESSIONI DEMANIALI

Intanto è calata sugli operatori balneari la mannaia della pronuncia del Consiglio di Stato che impone la scadenza dei titoli sulle concessioni a fine 2023. Di questo gravoso problema, con tutte le sue conseguenze, riferiamo qui.