TURISMO - Dimezzati Arrivi e Presenze. Un milione di euro in meno per le casse comunali


La pandemia decurta anche l’imposta di soggiorno. Le chiusure forzate che hanno sostanzialmente azzerato i numeri del mese di maggio e ridotto dell’80% l’affluenza in giugno, oltre ad un luglio “dimezzato” quanto a presenze turistiche spiegano il mancato introito nelle casse comunali di circa un milione di euro rispetto ai dati del 2019.
Se lo scorso anno al 31 dicembre il Comune di Caorle aveva incassato 2.412.761,30 euro di imposta di soggiorno, nel 2020 l’importo si è fermato ad 1.332.898,50 euro (dato aggiornato al 30 settembre, comunque a stagione turistica conclusa). Ridotte le “perdite” invece in agosto e settembre, con un -16% ed un -11% rispetto agli stessi mesi del 2019.
L’assessore al turismo Alessandra Zusso ha presentato questi dati agli operatori del ricettivo nel corso di una riunione di Dmo Caorle tenutasi a fine ottobre.
Il risultato, pur inevitabilmente inferiore agli anni scorsi, è comunque da considerarsi positivo rispetto alle previsioni di inizio estate, quando si temeva che potesse “saltare” l’intera stagione 2020. “Abbiamo chiuso la stagione turistica con un meno 40%” – spiega Zusso. “Tutto sommato possiamo sentirci parzialmente soddisfatti; altre località a noi vicine hanno registrato cali anche del 50%. Ci auguriamo che per il 2021 un miglioramento della situazione sanitaria e le nostre iniziative promozionali possano contribuire a far risalire i numeri della località”.
Nel merito dei dati relativi alla tassa di soggiorno si può notare come tutti i settori del comparto ricettivo abbiano sofferto per l’assenza di turisti, in particolare stranieri, ma che alcune tipologie abbiano retto meglio il colpo rispetto ad altre.
ALBERGHI
Il comparto alberghiero ha visto ridursi il gettito totale dell’imposta di soggiorno di circa il 43%, dato che ovviamente rispecchia anche il minor numero di presenze registrate dalle strutture. Tra queste i cali maggiori relativi all’imposta raccolta (e quindi anche i cali maggiori nelle presenze) si sono manifestati negli alberghi di fascia inferiore: gli hotel ad una stella hanno infatti visto contrarsi di quasi il 60% l’imposta di soggiorno dichiarata a fronte di un -38% degli alberghi a quattro stelle.
AFFITTI TURISTICI
Il settore dell’affitto turistico invece ha registrato una contrazione di circa il 50%.
VILLAGGI VACANZE
Il gettito prodotto dai villaggi vacanze si è ridotto del 44%, mentre dai campeggi di circa il 30%.
Da segnalare, infine, che nei mesi scorsi è cessato anche il contratto triennale con il destination manager Manfred Canins, che non è stato sostituito. Come ha riferito la stessa Zusso, da quest’anno la Regione Veneto non compartecipa più ai costi di assunzione dei destination manager delle diverse Dmo ed il Comune di Caorle ha preferito per il momento rinunciare a questa figura.