Gianluca Sarto è Pilota del Porto di Londra

Una straordinaria carriera nautica su tutti i mari del mondo. Dopo aver navigato per 11 anni sugli oceani, ora vuole raggiungere l’obiettivo di condurre all’ormeggio navi fino a 400 metri di lunghezza

Gianluca Sarto a Londra.

Ufficiale di complemento della Marina Militare italiana, Ufficiale di coperta e di comando nelle navi da crociera americane Princess Cruise, e adesso Pilota del Porto di Londra. A 37 anni, la carriera nautica del nostro concittadino Gianluca Sarto, figlio del compianto Egidio capobarca della “Paola I”, ha raggiunto un prestigiosissimo traguardo.

È lui stesso che ci racconta la fantastica carriera sui mari di tutto il mondo.

I PRIMI PASSI AL NAUTICO DI VENEZIA

«Tutto è cominciato da Venezia, all’Istituto Nautico tecnico “Sebastiano Venier” che mi ha preparato alla carriera marittima, completato con il massimo dei voti. Sono stati cinque anni molto formativi, e nonostante il distacco da casa, mi sono trovato molto bene anche umanamente, imparando a vivere in modo indipendente.

Sei mesi dopo il diploma ho ricevuto la chiamata al servizio di leva in Marina Militare. Il comandante della Capitaneria di Porto mi invitò a far domanda per la carriera di ufficiale di complemento all’Accademia di Livorno, selezioni che ho superato acquisendo il grado di Guardiamarina e poi Sottotenente di Vascello per complessivi 18 mesi di servizio militare.

Ma il mio interesse era soprattutto rivolto alla marina mercantile.

Gianluca Sarto a bordo di una nave della compagnia Crown Princess Cruises.

UFFICIALE DI MARINA MILITARE E POI NELLA PRINCESS CRUISES

Terminato il militare, ho partecipato alle selezioni a Genova per le navi da crociera della compagnia americana Crown Princess Cruises, dove sono stato subito assunto e inviato a fare una trafila di tests e formazione, quindi imbarcato come allievo ufficiale di coperta.

Lì mi sono trovato molto bene, dal 2005 al 2016, undici anni in cui, oltre a crescere nella carriera, ho avuto la possibilità di navigare in tutti i mari del mondo: dall’Alaska all’Australia e Nuova Zelanda, Americhe, Mare del Nord, Baltico, Nordeuropa, Mediterraneo, Paesi Arabi, Indie, insomma tutti gli oceani, per svariati giri del mondo.

Il posto che più mi ha entusiasmato, senza dubbio è stata la Polinesia Francese… Un mare ed una natura unica per i colori, il clima, l’acqua di un colore turchese indescrivibile, un posto così lontano da tutto… la bellezza più pura si trova a Bora Bora, Moorea, Rarotonga, Rangiroa, Rucuiba, Matira, Maupiti, Rimatu’u, tutti atolli e arcipelaghi, una più bella dell’altra. E poi i fiori, con cui fanno collane, le perle scure tahitiane…

Spesso mi sento con altri amici “fratelli di mare” caorlotti: Simone Marchesan, terzo ufficiale di coperta su MSC Crociere, ed Elia Martin, terzo ufficiale di coperta, che naviga anche lui con la Princess.

Gianluca Sarto a Sydney.
Gianluca Sarto a Londra.

LA CHIAMATA DAL PORTO DI LONDRA

Sei anni fa, nel 2016, ho deciso di perseguire il mio obiettivo, che era quello di fare il Pilota del Porto. Allora ho messo il mio curriculum su Linkedin, e mi ha chiamato il Porto di Londra, invitandomi a partecipare alle selezioni per Aspirante Pilota, che consiste in un esame (mi sono chiuso in casa per tre mesi 12 ore al giorno per studiare…) e un periodo di formazione, dopo di che, una volta superato, si viene confermati Pilota del Porto. E così è avvenuto.

La carriera è molto complessa: all’inizio si devono superare tre esami, e poi un esame teorico-pratico ogni anno, con una valutazione periodica del proprio operato.

Il Pilota del Porto di Londra si occupa della condotta della navigazione della nave fino all’attracco, e della relativa manovra di ormeggio; e poi alla partenza delle manovre di disormeggio e navigazione fuori del porto fino al mare aperto.

All’inizio si percorre la parte più larga e profonda della foce del Tamigi; in seguito, specializzandosi, si può arrivare anche nella parte più stretta del Tamigi, fino a Canary Wharf e oltre, anche a Tower Bridge.

Il periodo di aspirante permette di provare le manovre con tutti i tipi di nave, differenti lunghezze e stazze; quando si diventa autorizzati – ovviamente con dei limiti – a pilotare navi da 125 metri x 6 di pescaggio, per poi salire a 145m x 8,5 quindi 175m x 9,5.

La cosa interessante del Porto di Londra è che entra davvero di tutto: petroliere, navi passeggeri, porta containers, navi da guerra, porta carico di ogni dimensione. Pilotarle è una grande responsabilità, innanzi tutto perché il Tamigi ha una foce con notevoli secche e grandi escursioni di marea, mediamente 6-7 metri, con un flusso che arriva anche a 4 nodi di corrente, e questo lo rende particolarmente difficile da impegnare, con una tecnica ben precisa di navigazione e ormeggio; poi, c’è sempre tanto vento, e questo con le navi più grandi incide tantissimo. E poi, c’è il fatto di lavorare ogni giorno su una nave diversa, con un comandante diverso ogni giorno, così come l’equipaggio, con le difficoltà della lingua; ed è necessario lavorare in squadra: comandante pilota, rimorchiatori, ormeggiatori, per far sì che la manovra diventi perfetta, come fosse un’orchestra. Il mio lavoro è garantire il massimo della sicurezza, perché è innegabile che un comandante possa avere pressioni commerciali sui tempi, ma il mio lavoro è in totale indipendenza in tutte le mie decisioni, e sempre devo garantire la sicurezza, in modo incondizionato.

Al Porto di Londra siamo in tutto 135 Piloti. Adesso ho appena sostenuto un esame teorico per navi fino a 320 metri e 13,5 metri di pescaggio, che essendo enormi, possono ovviamente giungere solo fino ai Docks di Tilbury. Dovrò poi superare la prova pratica, ma conto in seguito di arrivare al massimo, pilotando navi da 400 metri con 16 metri di pescaggio.

LA SUA FAMIGLIA NEL KENT

Adesso ho 37 anni, sono sposato dal 2013 con Laura, irlandese, abbiamo due figli e viviamo nel bellissimo Kent, non troppo lontano da mio fratello Stefano, accounting manager in un Hotel di Londra, che sento e vedo quasi ogni settimana, anche lui sposato. Il valore della famiglia è imprescindibile

 

Che un Caorlotto sia diventato comandante Pilota del Porto di Londra è davvero motivo di orgoglio straordinario!!

Gianluca Sarto con la sua famiglia.