Dati 2019: Presenze cresciute dello 0,7%

TURISMO – Un bilancio a pareggio con il 2018, ma sarà impossibile il confronto con la stagione di quest’anno.

Potrà sembrare incongruente, in questo momento di profonda incertezza sulla stagione turistica di quest’anno, ma dobbiamo render conto di dati analitici sull’andamento della stagione turistica 2019.
Come più volte abbiamo sottolineato, i dati su arrivi e presenze nelle località turistiche del Veneto sono ormai da alcuni anni screditati e disistimati e non vengono elaborati se non per le finalità di legge, ovvero per essere affidati alla P.S. e all’Istat.
Il Sistar, Ufficio di Statistica della Regione Veneto ha di recente reso pubblici nel sito http://statistica.regione.veneto.it/banche_dati_economia_turismo.jsp quelli che sono i movimenti turistici nel Veneto, per province, comprensori e singoli comuni, per quel che concerne il turismo e la cultura.
Si apprende che in tutto il Veneto, nel 2019, sono arrivati 20,2 milioni di turisti, totalizzando 71,2 milioni di presenze .
Una netta crescita rispetto al 2018, quando gli arrivi furono 19,5 milioni e le presenze 69,2 milioni.
(*- Ricordiamo – sempre a beneficio dei non addetti ai lavori – che 1 persona che soggiorna per 7 notti, è computata 1 arrivo e 7 presenze).
Per quanto riguarda la Destinazione STL Caorle, sono stati registrati 648.272 arrivi e 4.319.483 presenze (vedi tabella a lato), che corrispondono rispettivamente a -0,4% e +0,7% rispetto al 2018, quando gli arrivi erano stati 650.588 e le presenze 4.290.230.
Numeri comunque positivi, se solo si pensa all’intero mese di Maggio flagellato dal maltempo, così come due interi weekend di Settembre.
A bilanciare i numeri sono state certamente le manifestazioni di richiamo, in primis i Giochi Europei Master di Atletica leggera EMAC e le manifestazioni natalizie, che hanno dato parecchio impulso al comparto alberghiero, oltre che alla ristorazione.
Vanno però fatte delle valutazioni più approfondite. Anzitutto bisogna dire che siamo ancora al di sotto del livello raggiunto nel 2017 (4.469.901 presenze). Poi, si notano aumenti significativi di turisti provenienti di Ungheria (+18,1%), Polonia (+14,3%), Slovacchia (+17,8%) e Regno Unito (+13,1%), ma molto importante è la crescita della Germania (+3,7%), dato che i Tedeschi costituiscono di gran lunga la componente più cospicua del turismo straniero di Caorle.
I cali riguardano invece Austria (-4,7%), Repubblica Ceka (-0,3%), Paesi Bassi (-13,5%), Danimarca (-14,7%), Svizzera (-2,4%), Belgio (-25,2%), e dei nostri connazionali Italiani (-0,2%).
Va analizzato inoltre, il tipo di soggiorno. Gli alberghi, rispetto al 2018, registrano un calo complessivo del -0,7%, ma con una crescita di +14,3% negli alberghi a 4 stelle. Dati in crescita anche per l’extraalberghiero, con un +8,2% per gli appartamenti, ma in aumento anche agriturismi e B&B.
Come si noterà, il turismo straniero rappresenta il 68%, quindi su tre turisti ospiti di Caorle, due sono stranieri e uno è Italiano.
Sarà un rebus interpretare la stagione 2020, che potrà finalmente iniziare solo con la fine del lockdown in Italia e in Europa.