L’analisi dei primi dati forniti da H-Benchmark all’inizio di maggio. Occupazione media ferma al 16%. Caorle più avanti nelle prenotazioni

Al giorno d’oggi, e a maggior ragione dopo due annate falcidiate dalla pandemia sanitaria che ha provocato incertezze e molti cambiamenti, la ripartenza del turismo deve basarsi su dati reali e concreti, su vere e proprie analisi di mercato, non più su sensazioni, metodi a spanne, o guardando le targhe straniere nei parcheggi.
L’analisi statistica è un lavoro professionale che si rende ormai fondamentale per tutti gli operatori turistici, in modo che possano programmare e mirare la loro strategia di lavoro.
Il software che analizza i dati in tempo reale si chiama H-Benchmark e può aiutare gli operatori a migliorare le proprie proposte turistiche, a conoscere in anticipo il proprio mercato e a perfezionarlo di conseguenza. L’analisi quindi non riguarda solamente i dati consuntivi – che significa tirare le somme e avere un numero totale di presenze (dati che ad oggi arrivano dalla Regione Veneto in ritardo di un anno e che poco possono servire a chi deve programmare la stagione turistica), ma anche dati preventivi e informazioni strategiche per interpretare il forte dinamismo del settore tourism, specialmente in questi anni di incognite.
H-Benchmark, con supporto dell’Associazione albergatori jesolana, conduce analisi dei dati turistici, con metodi mirati. I dati sono raccolti da ogni albergo, e condivisi nel rispetto della privacy (quindi permane l’anonimato sia per le persone che per le strutture che forniscono dati).
Non solo ogni singola struttura ricettiva, ma anche la destinazione (cioè la località in questione) può trarre grande vantaggio dall’analisi di questi dati turistici, ad esempio possono essere programmate manifestazioni in determinati giorni.

PREVISIONI SULLE PRENOTAZIONI DELL’ESTATE 2021: LE SPIAGGE VENETE
Tracciato il bilancio con i dati aggiornati al 28 aprile 2021, con 73 strutture di campione con oltre 4mila camere disponibili a notte di tutte le spiagge venete.
La stagione vera e propria dovrebbe partire il 22 maggio. L’andamento delle prenotazioni va a rilento (per le problematiche relative al covid, l’incertezza dei decreti governativi, il coprifuoco serale che ad oggi non sappiamo quando verrà eliminato…) e l’occupazione media è del 16,2% (sedici camere prenotate su cento disponibili), con un picco attorno al 26% al 2 giugno (Festa della Repubblica) e l’andamento cresce verso metà luglio e poi Ferragosto.
Al ponte del primo maggio c’è stata un’occupazione media del 10% sulla costa veneta. La totalità di turisti arriva dall’Italia, non c’è ancora stato mercato estero.
In questo preciso momento sono prenotate maggiormente le strutture a 4 stelle/4 stelle S, rispetto alle strutture a 3 stelle.
Caorle, nei mesi di giugno e luglio, è più avanti come prenotazioni rispetto a Jesolo e Bibione (che traggono più percentuale di mercato estero rispetto a quello domestico) e raggiunge già “picchi” del 30% a luglio (mentre nello stesso periodo Bibione si ferma al 15% e Jesolo al 19%).
Occupazione divisa per nazionalità: al momento il 50% delle prenotazioni provengono da Germania e Austria, mentre dall’Italia il 25% delle prenotazioni.
Altre informazioni che vengono analizzate sono ad esempio la mezza pensione o la pensione completa: 6 turisti su 10 amano cenare o pranzare all’interno della struttura.
Oltre il 55% delle prenotazioni arrivano da canali diretti (rapporto fiduciario tra gestori e clienti), il 20% proviene dalle OTA (Booking. com, Expedia…), il 23% arriva dai Tour operator.
Dopo un aumento di prenotazioni nel mese di aprile, si sono verificate diverse cancellazioni verso la fine del mese e sotto data. Inoltre, da fine aprile, le prenotazioni sono ancora diminuite, sempre per l’incertezza data dal periodo. Dalla Germania sono aumentate le cancellazioni anche nei periodi delle festività tedesche.
Un dato che fa riflettere è che lo scorso anno il 64% delle prenotazioni è arrivato dopo il 15 luglio, dimostrando il ritardo della partenza della stagione scorsa. Il messaggio è che a meno che non ci sia certezza per la vacanza, i clienti prenoteranno sotto data non appena si potrà riaprire, e saranno molte le prenotazioni ad entrare. Il cosiddetto fenomeno “last minute” sarà confermato anche quest’anno.