Nessun contagiato nei primi mesi della pandemia. Ma a novembre 48 positivi tra ospiti e personale

Nei primi terribili giorni della pandemia da coronavirus, quando nelle case di riposo per anziani e Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) di tutto il Nord Italia scoppiavano devastanti focolai di contagio, la Casa di Riposo “Don Moschetta” di Caorle ne rimaneva fortunatamente immune.
Tra gli oltre 70 ospiti e il personale di servizio e amministrativo, grazie alle precauzioni immediatamente adottate, nessun caso di positività.
Ora però, anche la nostra casa di riposo è stata raggiunta dal virus, che si è velocemente propagato nelle settimane di metà novembre, fino a contagiare 34 ospiti e 14 operatori il 27 novembre, divenuti poi 37 ospiti e 9 operatori l’1 dicembre. Per fortuna, solo pochi di loro hanno presentato sintomi.
«La casa – ha spiegato il direttore Paolo Giacopello, che informa costantemente sulla situazione mediante la pagina fb – è quotidianamente monitorata dall’equipe di medici dell’USCA, per garantire la massima tutela sanitaria, in concerto con i nostri medici, e il nostro personale che continua ad attuare tutte le necessarie misure per contenere lo sviluppo del virus.
Le attività che non riguardano la Casa di Riposo sono state esternalizzate: la mensa scolastica è ora stata presa in carico dal Hotel International ed il Servizio SAD viene gestito dall’esterno.»
La situazione è dunque pesante, sia per l’aver dovuto porre in camerette isolate tutti gli ospiti, sia per la mancanza di personale sanitario, la cui positività ha obbligato alla quarantena in isolamento. Il personale non positivo al virus (sottoposto al tampone rapido e a quello molecolare ogni giorno) deve espletare doppi e anche tripli turni di lavoro.
Un’azione di volontariato e di grande sensibilità è stata messa in atto da Mara Cossutti, che assieme a numerosi concittadini, negozi ed altre aziende di Caorle ha attivato una colletta al fine di acquistare una quindicina di tablet – per una spesa di circa 1.500 euro – che servano per collegare via internet-wifi gli ospiti ai loro famigliari. Grandin Group ha aderito all’iniziativa donando quattro televisori, mentre il Lions Club Caorle coprirà i costi – circa 2.600 euro – per l’installazione degli impianti wifi ai piani 1° e 2°, che ne sono al momento privi. E non di meno, l’Associazione Bakà ha provveduto ad installare nel piazzale retrostante alcuni gazebi da usare come punto di consegna di pizze che periodicamente Pizza Pazza dona gratuitamente agli ospiti e al personale in servizio.
