Caorle è Bandiera Blu

Nemmeno il lockdown pandemico può impedire al turismo italiano di ottenere la giusta considerazione in ambito internazionale, per la qualità dell’ambiente e dell’offerta turistica. L’inizio estate, infatti, è tradizionalmente il momento dell’assegnazione della Bandiera Blu.
Sono ben 195 i Comuni italiani che le hanno ottenute nel 2020, 12 in più rispetto ai 183 dell’anno scorso, per complessive 407 spiagge, corrispondenti a circa il 10% delle spiagge premiate a livello mondiale. I nuovi ingressi sono 12, e nessuna uscita. Hanno ottenuto il riconoscimento anche 75 approdi turistici.
In Veneto le spiagge premiate oltre a Caorle sono: Jesolo, Cavallino, Bibione, Lido di Venezia, Eraclea Mare, Sottomarina. In Friuli Venezia Giulia: Grado e Lignano Sabbiadoro.
Da una quindicina d’anni la nostra città riceve dunque il prestigioso riconoscimento, attribuito dalla FEE.
E non solo: tra gli approdi turistici rientra da sempre la Darsena dell’Orologio.


Secondo i criteri riconosciuti in ambito internazionale (la FEE, Foundation for Environmental Education, fondata nel 1981, è un’organizzazione internazionale non governativa e non-profit con sede in Danimarca) una spiaggia può ottenere la Bandiera Blu se è ufficialmente designata come area di balneazione a livello nazionale e/o internazionale con almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque di balneazione e deve avere i servizi necessari e gli standard in conformità ai criteri, rispondere a requisiti imperativi, tra i quali:
-Un minimo di 5 attività di educazione ambientale offerte ogni anno e promosse ai bagnanti;
-Informazioni sulla qualità delle acque di balneazione, a ecosistemi locali, elementi naturali e siti culturali;
-Rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione;
-Conformità alle direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico. Nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia;
-La spiaggia deve rispettare i requisiti per i parametri microbiologici relativamente a coliformi fecali e streptococchi, olii e materiale galleggiante;
-Le aree sensibili vicino ad una spiaggia Bandiera Blu devono essere gestite per garantire la conservazione e la biodiversità degli ecosistemi marini;
-Devono essere disponibili cestini per i rifiuti e contenitori distinti per la raccolta differenziata;
-Sulla spiaggia deve essere presente un adeguato numero di servizi igienici o spogliatoi, i quali devono essere mantenuti puliti;
-I servizi igienici o spogliatoi devono avere lo smaltimento controllato delle acque reflue. Le acque di scarico devono essere allacciate al sistema fognario;
-Sulla spiaggia deve essere fatto rispettare il divieto di campeggio, di circolazione ad autoveicoli o motoveicoli e deve essere proibito ogni tipo di discarica;
-L’accesso in spiaggia di cani e di altri animali domestici deve essere strettamente controllato;
-Tutti gli edifici e le attrezzature della spiaggia devono essere mantenuti in buono stato;
-Gli habitat marini e lacustri (come la barriera corallina o le praterie di posidonia) presenti in prossimità della spiaggia devono essere monitorati;
-Un numero adeguato di personale di salvataggio e/o attrezzature di salvataggio deve essere disponibile sulla spiaggia, e l’equipaggiamento di primo soccorso deve essere disponibile sulla spiaggia;
-Devono essere predisposti Piani di emergenza per i casi di inquinamento o rischio per la sicurezza ambientale;
-Almeno una spiaggia Bandiera Blu per ogni Comune deve avere accesso e servizi per disabili fisici.

Come detto, con la Bandiera Blu vengono premiati anche i migliori approdi turistici (marine e darsene), i quali devono rispondere agli standard e requisiti indicati, tra i quali le già citate disposizioni in materia di compatibilità e sostenibilità ambientale, con un Piano che includa la gestione dell’acqua, rifiuti, consumo di energia, salute e sicurezza, uso di prodotti ecologici. Inoltre, deve essere dotato di attrezzature di salvataggio, di pronto soccorso e anti-incendio, adeguate e ben segnalate, essere a norma di legge, e deve predisporre un piano di emergenza in caso di inquinamento, di incendio o per altri tipi di incidenti.
Quest’anno, per le ben note restrizioni, il riconoscimento è stato conferito nel corso di una cerimonia virtuale al Sindaco di Caorle, collegato in videomeeting con la sede FEE Italia a Roma.