La notevole disponibilita’ di bonus edilizi offrono l’opportunita’ di rinnovare le strutture ricettive e abitative

Bonus casa, bonus facciate, bonus verde, sismabonus, bonus bagno, bonus risparmio energetico. E poi bonus 110% con cessione del credito, agevolazioni e finanziamenti a fondo perduto… e chi più ne ha, più ne metta.
Insomma, ce n’è per tutti in questo paniere di iniziative presentate dal Governo per rilanciare il Paese Italia, grazie soprattutto ai 209 miliardi di euro promessi dall’UE.
Un toccasana per la nostra economia, asfittica già prima della pandemia e poi stritolata da due anni di crisi totale, che ha devastato non soltanto i bilanci aziendali ma più ancora l’organizzazione del lavoro e la disponibilità di lavoratori.
Il tema della carenza di manodopera lo abbiamo già affrontato la scorsa estate (vedi CMM di Ottobre 2021 alle pagg. 8-9).
Restiamo invece sull’importante ripresa imprenditoriale di alberghi e aziende che, beneficiando dei finanziamenti pubblici e soprattutto degli iter burocratici snelliti, ristrutturano e si ampliano, come a Caorle non si vedeva da decenni.
«Tutto questo succede – ci spiega Walter Pezzon, storico consigliere provinciale FIAIP, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali – anzitutto a seguito della domanda dell’investitore, il quale si è accorto, per causa di questa pandemia che ci ha costretto a stare molto tempo a casa, di avere un’abitazione inadatta. Allora si cerca più aria, almeno un po’ di giardino, si cercano spazi più ampi rispetto ai vecchi moduli abitativi; più metratura e qualità dell’edificio stesso. Questo vale anche per il turista. Poi, non potendo più viaggiare nelle mete internazionali, ci si è accorti di quanto siamo rimasti indietro rispetto ad un’edilizia moderna che il mercato mondiale presenta.
Inoltre, in momenti di contingenza finanziaria volatile, l’investimento sulla casa si rivela come sempre il più sicuro, perché il mattone non ha mai tradito, mentre invece il risparmio e l’investimento valutario ha provocato parecchi contraccolpi.
L’albergo ha l’incentivo del sostegno statale all’ammodernamento; vale a dire il bonus facciate, il bonus 110%, addirittura anche finanziamenti a fondo perduto nell’acquisto dell’immobile, che incentiva l’investimento a costo quasi zero. E questo è importante, come, non ultimo, l’intervento nella città di Caorle di alcuni buoni investitori ed imprenditori i quali hanno dato il buon esempio, creando un modello virtuoso che obbliga a riammodernare ed evolvere le strutture, così come la vecchia mentalità di chi è restio a migliorare, se vuole rimanere competitiva, da oggi in avanti dovrà adeguarsi a questa nuova realtà.»

Fa eco Corrado Sandrin, presidente di Caorle della Confcommercio, che afferma: «Sicuramente questo aiuto è stato propedeutico a quanto era già nell’aria, ossia la volontà degli albergatori e di tutti gli imprenditori di procedere ad un rinnovo qualitativo delle loro strutture, dandosi una nuova veste per potersi presentare al meglio al nostro pubblico. Sono interventi importanti, che vanno a svilupparsi in tutti i comparti, non solo in quello turistico alberghiero, ma anche nel comparto commerciale, proprio per la sua funzione di attrazione dell’ospite, che oltre al soggiorno cerca anche le vie del commercio e della ristorazione, portando la ricchezza in modo diffuso.
Questi incentivi da parte dello Stato, sono soprattutto favoriti da elasticità burocratiche sorte durante la pandemia, che in altre epoche non venivano invece attuate; c’è stato un aiuto a programmare e progettare modernizzazioni che prima si scontravano con l’iter burocratico. La semplificazione ha agevolato ed ha fatto da volano a questo processo di rinnovo, come abbiamo visto ad esempio con l’estensione dei plateatici.
Dal punto di vista finanziario il nostro consorzio fidi ha una propria strada che è lo studio di questi interventi e l’erogazione di finanziamenti, ben utilizzato e con un valore di ritorno molto positivo.»

E in questi giorni si torna a parlare del progetto “Cavallino Bianco”, con la realizzazione di un grande hotel 5 stelle lusso in luogo della vetusta e degradata ex colonia Pordenone in Viale dei Cacciatori sulla spiaggia di Levante, operazione presentata nel 2019, ma che per gli impedimenti del covid dovrebbe partire solo alla fine di questa estate.