1600 anni dalla nascita di Venezia

Il mito attribuisce a Venezia 1600 anni di storia

«Visione e coraggio, tradizione e modernità ! Al lavoro con le istituzioni del territorio per le celebrazioni di #Venezia1600, con cui, dal prossimo 25 marzo, vogliamo raccontare al mondo la storia di #Venezia, Patrimonio dell’Umanità.» 

Così “twittava” il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro lo scorso 2 febbraio. I lavori per l’organizzazione dei festeggiamenti per i 1600 anni di Venezia, infatti, sono iniziati già da un po’.

Il fine logo ideato da Etra Comunicazione era stato presentato in anteprima dal Sindaco, proprio su Twitter, già lo scorso agosto: un’immagine molto rappresentativa, che unisce il leone di San Marco, le tre cupole della basilica e i quadrilobi di palazzo Ducale.

La Città di Venezia si appresta quindi a celebrare l’anniversario predisponendo un programma di eventi e manifestazioni organizzate e promosse da enti e istituzioni locali: mostre, percorsi museali e cittadini, conferenze e seminari.

L’Amministrazione Comunale di Venezia, che promuove e coordina le iniziative correlate all’evento, ha istituito il Comitato “Venezia 1600”, composto da eminenti personalità e dai rappresentanti di istituzioni pubbliche, accademiche, culturali, economiche e sociali al fine di coinvolgere nel progetto tutti i soggetti presenti nel territorio metropolitano. Sarà invece l’azienda Vela S.p.A. a curare la concreta attuazione dell’organizzazione degli eventi.

L’onore di aprire i festeggiamenti è stato accordato all’orchestra del Teatro La Fenice, che, dopo un’assenza di ben ventiquattro anni, si è esibita dal vivo in Piazza San Marco lo scorso 8 settembre 2020, davanti ad una ristretta platea di 1200 spettatori, tra residenti e abbonati, portando in scena un programma dalle tinte tricolori, spaziando da Giuseppe Verdi a Giacomo Puccini e Gioachino Rossini.

Le celebrazioni per la ricorrenza si svolgeranno su tutto l’arco del 2021: il calendario è ancora in fase di programmazione e sarà disponibile al sito www.1600.venezia.it.

UN ANNO PARTICOLARE

Il 2021 è dunque un anno davvero speciale per Venezia. La speranza è di poter ammirare una rifioritura di quella che i più definiscono la “Città più bella del mondo”, ma che si è rivelata essere una tra le realtà che più di tutte, perlomeno in Italia, hanno risentito dell’effetto negativo causato dall’inaspettata pandemia che ha travolto il mondo, e dalle conseguenti restrizioni che hanno tenuto i turisti stranieri lontani dal nostro Paese.

La tradizione ultramillenaria della sua fondazione giunge a sostegno della ripresa di Venezia, nella speranza che possa favorire la rinascita della città e il suo rilancio turistico. E poco importa che a consegnarci questa data non sia la storia, ma solamente il mito.

ORIGINI AVVOLTE NEL MITO

È risaputo, infatti, che il giorno 25 marzo dell’anno 421 non ha visto l’improvvisa nascita del capoluogo veneto.

La fondazione di Venezia non si può ricondurre ad una data storica precisa, ma si è trattato piuttosto di un lungo processo che ha testimoniato l’unione di una serie di insediamenti sorti sulle isolette della laguna, le quali poi, nel tempo, sono andate a formare un’unica città.

Il 25 marzo 421, secondo la tradizione, è la data riconducibile alla nascita del primo insediamento presso l’isoletta Rivus Altus, nome derivante dal fatto di sorgere dalle acque più alta rispetto alle altre. 

Rivus Altus, oggi Rialto, è il nucleo dal quale si è sviluppata la Venezia divenuta poi nei secoli regina dei mari, quella grandiosa Repubblica Serenissima entrata nella storia e quell’incantevole città che conosciamo noi oggi. 

Ma perché celebriamo proprio il 25 marzo 421? Questa data non richiama nessun fatto storico significativo, in effetti, ma il contesto generale è coerente.

In quell’epoca l’Italia era invasa dai barbari (il re unno Attila fu il più feroce, ma arrivò solo alla metà del 400) e la laguna rappresentava un luogo ideale dove rifugiarsi per gli abitanti delle città romane circostanti come Padova, Altino, Aquileia e Oderzo. Lo stesso fenomeno si verificò con lo spostamento degli abitanti di Concordia verso la laguna di Caorle.

Per quanto riguarda in particolare la scelta del giorno 25 marzo, vi si riconosce un’ispirazione religiosa, essendo il giorno dell’Annunciazione del Signore.

Il famoso cronachista veneziano Marin Sanudo, ispirandosi al Chronicon Altinate, riporta in questo giorno la deposizione della prima pietra della chiesetta di San Giacomo di Rialto (San Giacometto).

Da Padova arriva un falso storico a rincarare la leggenda: una cronachetta datata 1334 del medico e astronomo Jacopo Dondi dell’Orologio che riportava e avvalorava la notizia che Venezia sarebbe sorta proprio nel 421 per decreto dei Consoli padovani ed in origine retta da tre di essi, fu spacciata per decreto consolare nel XV secolo.

Ma il 25 marzo 421 non è il solo mito ricorrente per quanto riguarda la nascita di Venezia. La leggenda che la avvolge è stata alimentata per secoli da voci diverse, come quelle di Tito Livio che racconta delle origini troiane della “prima” Venezia (l’eroe troiano Antenore sarebbe il fondatore di Padova) e in seguito il doge Andrea Dandolo (1306-1354), che nella sua Cronica Extensa ricorda a sua volta questo mito e continua con la nascita della “seconda” Venezia, quegli stanziamenti sorti dai profughi delle campagne che fuggivano dagli Unni.

Il primo riscontro certo dell’esistenza di una popolazione stanziata nella laguna veneziana è rappresentato da una lettera inviata da un funzionario romano di nome Cassiodoro ai Tribuni veneti nel 537-38. Sappiamo inoltre che è con l’invasione dei Longobardi nel 568 che si arriva ad un vero punto di discontinuità nella traslazione della popolazione dalle campagne alla laguna (in quel momento avviene anche la scissione del patriarcato di Aquileia con la fuga del patriarca a Grado).

flussi migratori che hanno caratterizzato il processo di sviluppo della città di Venezia sono stati lenti e progressivi. Definire una data di nascita di Venezia è impossibile, ma è stato anzi questo suo continuo maturare che nei secoli ha permesso alla città di prosperare e divenire un gioiello unico al mondo.

È dunque sbagliato festeggiare questi ipotetici 1600 anni? Sono addirittura molti storici a dire che non lo è.

Spesso sono proprio le leggende che contribuiscono a formare l’idea di comunità che caratterizza un popolo, tanto che quasi giungono a prendere vita attraverso racconti e testimonianze che pur non trovando alcun riscontro storico creano quel senso di unità senza il quale difficilmente sarebbe nata una comunità come quella veneziana che attraverso i secoli ha scritto una fondamentale pagina della storia del mondo. La Serenissima Repubblica di Venezia nasce nel e con il mito, ma è un mito che, nel corso di una millenaria storia, ha preso vita grazie al popolo che l’ha costruita su quelli che prima erano solamente inospitali acquitrini, che l’ha vissuta nel suo invidiabile ordinamento, difesa per terra e per mare, raccontata con parole di lode infinita, imprimendone la leggenda nella storia per i secoli a venire.

Celebrare quindi una data come quella del 25 marzo 421 è un modo per riconoscere a Venezia la sua magia e la sua importanza storica, e capita proprio nel momento in cui la città ne ha più bisogno. Quindi sì, quest’anno più che mai, Venezia va festeggiata.